Ode al passatello, da piatto povero a ricetta cult

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Siamo di fronte a un piatto povero: ma chi in cucina non aveva delle uova, un po’ di parmigiano  e del pane raffermo da grattugiare? Un po’ di noce moscata e di buccia di limone completavano il miracolo. Ecco  una profumata minestra in brodo per tutta la famiglia. Ottima per scaldarsi nelle giornate fredde. Oggi i passatelli sono divenuti un piatto cult. Soprattutto nella versione asciutta che la ristorazione prpone sia con condimento estivo, sugo di pesce o con  verdure , sia come proposta autunnale con funghi, tartufo e profumi di sottobosco.

Il passatello, incredibile ma vero, è divenuto anche uno degli street food più gettonati, presente nei menù di food truck e nelle sagre. Come quella   recente organizzata a  Savio a due passi da Milano Marittima che ha totalizzato numeri da record.

Il gastronomi Pellegrino Artusi che aveva raccolto la ricetta tradizionale in brodo  nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene,  prevedeva anche il midollo di bue tra gli ingredienti, per tenere i passatelli più morbidi. A corollario della ricetta Pellegrino racconta che i passatelli si chiamano così perché prendono quella forma speciale passando a forza dai buchi del ferro. Conosciamo quindi il famoso  ferro,  uno degli strumenti che campeggiavano in tutte le cucine di Romagna, un disco concavo forato con due manici laterali di legno. Posato a forza sul panetto di pasta di un color giallo intenso,  faceva uscire dai buchi i lunghi passatelli. Oggi si preferisce utilizzare lo schiaccia patate o il  passa verdure. Ma i passatelli  che se ne ricavano sono ugualmente gustosi e conquistano sempre più i palati.

 

  1. MINESTRA DI PASSATELLI (da La scienza in cucina e di Pellegrino Artusi)
  • Pangrattato, grammi 100.
  • Midollo di bue, grammi 20.
  • Parmigiano grattato, grammi 40.
  • Uova, n. 2.
  • Odore di noce moscata o di scorza di limone, oppure dell’una e dell’altra insieme.

dose per 4 persone