ph. Marco Anconelli

IL RITORNO DEL SALE

News · Redazionali

Dopo la drammatica alluvione del 2023, la Salina di Cervia è tornata alla produzione Quest’anno il sale di Cervia non è soltanto “dolce”, ma aggiunge un sapore speciale, quello del rilancio e del riscatto. La montagna di sale ha preso forma piano piano, da quando a ottobre è iniziata la “cavadura” (raccolta) ed è tornata a troneggiare sul piazzale del Parco della Salina. è stato con emozione che i macchinari hanno ripreso a lavorare, segno che la Salina di Cervia, gravemente danneggiata dall’alluvione del 2023, era riuscita a riprendere il suo ciclo produttivo.

“In queste ore la ‘cavadura’ 2024 ha preso il via ed è nel suo vivo - ha annunciato su fb Il Presidente del Parco della Salina di Cervia Giuseppe Pomicetti - Non era scontato questo risultato. Per tutti noi, e credo anche per la città, è un momento di grande gioia e di emozione”.

Era importante che non si spegnessero i riflettori su questo habitat e sul suo prodotto. Un luogo magico la Salina di Cervia, in cui osservare i fenicotteri rosa, divenuti ormai la mascotte del territorio cervese, ammirare emozionanti tramonti, scoprire un habitat naturale di pregio, riserva naturale di popolamento e di nidificazione per molte specie animali e vegetali. La Salina è la più piccola e la più a nord d’Italia, si estende per 827 ettari, porta sud dell’ampio Parco regionale del Delta del Po. Non mancano le proposte per scoprirne tutte le anime. Si può visitarla a piedi, in passeggiata, in bicicletta, con la barca elettrica navigando tra i suoi canali, la si può raggiungere anche in canoa o con un servizio trenino. Con questa raccolta eccezionale e tanto attesa, il Sale di Cervia è tornato, è un sale che matura nell’acqua del mare e che rappresenta l’identità di questo territorio, la sua storia, il suo passato, ma anche il presente. La Salina di Cervia è infatti un’emozionante meta per il turismo esperienziale, un luogo dove la natura e l’opera dell’uomo si incontrano.